Il 22 maggio si festeggia in tutto il mondo la giornata dedicata alla Biodiversità. La festa è stata istituita nel 2000 dall’ONU ed ha l’obiettivo di tutelare la diversità biologica delle forme di vita che abitano il nostro Pianeta.
Biodiversità… un termine che comincia a diventare familiare, e questo mi sembra un ottimo segno.
La biodiversità ci riguarda tutti, e così come noi umani, riguarda ogni forma di vita occupi un posto, anche minimo, su questo pianeta. La biodiversità parla di equilibri, delicati e fortissimi, che permettono di convivere e di godere dei tesori che la Terra offre ai suoi abitanti: acqua da bere, piante che ci nutrono e ci consentono di respirare. Tutto indispensabile, tutto imprescindibile, nell’ottica della conservazione della vita.
E… molto allegro!
La biodiversità è una moltitudine di colori, profumi, colori, movimenti, forme, ritmi…
Se, prima di scegliere cosa mangiare, cosa coltivare, come viaggiare, come passare il nostro tempo… passassimo un solo istante ricordandoci che abbiamo quotidianamente un filo diretto con il resto della vita nel mondo, sceglieremmo diversamente? Godremmo di più di quello che scegliamo con consapevolezza?
Siamo responsabili più che mai direttamente della nostra stessa vita, ma anche della vita in generale. La nostra stessa vita è legata indissolubilmente alla vita del nostro Pianeta. La varietà della vita sulla Terra è la risposta.
Ogni forma di vita è perfetta, a modo suo. Ma ha bisogno delle altre specie per completarsi. Nessun essere vivente è totalmente autonomo, completamente indipendente da altri esseri viventi. Tutti necessitiamo di cibo, di acqua, di luce, di terra, di aria. E di compagnia. E tutte queste necessità vengono soddisfatte dalla convivenza rispettosa, dalla disponibilità e soprattutto, a racchiudere tutti questi concetti, dalla biodiversità. Se avessimo tutti le stesse caratteristiche specifiche, non basteremmo a noi stessi. La diversità permette a tutte le specie di vivere.
Comprendere questa reciprocità di bisogni, di rispetto, di convivenza, ci spinge necessariamente ad amare le altre forme viventi, a difenderle, a rispettarle. Grazie a loro, esistiamo, viviamo. Senza di loro, il meccanismo si inceppa.
Il messaggio che ci passa la natura, è un messaggio profondo, culturale: la diversità è una ricchezza assoluta, ma è anche l’unica via. Negare, prevaricare, soffocare, fingere di non sapere ci allontana dalla nostra stessa vita. Responsabilità e biodiversità.